Gli Ultimi Dominatori del Mondo:gioco di ruolo

Allenamento.

Adam.

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  1. Mary-Lynnette Donovan
     
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    Quella mattina, Mary-Lynnette Donovan si svegliò alle prime luci dell'alba. Quando si alzò dal letto, ancora vestita come il giorno prima, vide che fuori, in cielo, brillava ancora qualche stella. Si passò distrattamente una mano sulla faccia, e poi cominciò a svestirsi. Quando fu rimasta solo in biancheria intima, si portò davanti allo specchio, e rimase a guardarsi per qualche minuto, lo sguardo spento che indugiava sulle forme secche e asciutte dei fianchi e delle gambe. Doveva metter su un po' di peso, o perlomeno muscoli. Se fosse andata avanti così, sarebbe finita in un tunnel senza fine, e questa era decisamente l'ultima cosa che voleva.
    Mary-Lynnette si voltò di scatto, i neri capelli che sferzarono l'aria intorno a lei, e si diresse al baule, dove teneva i propri abiti; pantaloni, camicie e corsetti di pelle nera soprattutto. E poi c'erano le armi. I coltelli da lancio, le cerbottane, I kunai. I suoi fidi compagni. Loro non la tradivano mai.
    Quel giorno, la Dominatrice dell'Acqua aveva intenzione di andare ad allenarsi nell'Arena. Era da tanto tempo che non lo faceva, e doveva riprenderci la mano.
    La ragazza scelse un paio di aderenti pantaloni di pelle, neri, e una candida camicia di lino bianca indossata sotto un corsetto - anch'esso di pelle nera - che le stringeva i fianchi rivelando le sue forme ormai troppo prosciugate. Nonostante questo, era ancora parecchio bella, ma la sua bellezza era molto particolare e sottile. Indossò gli stivali, si armò di coltelli da lancio e kunai, e uscì dalla porta con passo deciso.
    Quando arrivò all'Arena, Mary-Lynnette Donovan non perse tempo. Entrò, si posizionò in un angolo vuoto e cominciò il suo allenamento. Avrebbe iniziato con le armi, doveva riprendere la dimestichezza che un tempo l'aveva resa così famosa e temuta nel resto del mondo, e poi si sarebbe concentrata nel suo elemento.
    L'unica cosa che avrebbe voluto fare ardentemente era allenarsi assieme ad un'altra persona, magari che dominasse il suo stesso elemento. Ma Mary-Lynnette era sola.
    Prese un coltello, risoluta e, nella frazione di un secondo, lo lanciò verso uno dei bersagli che aveva di fronte.
    Con un leggero sibilo e una velocità spaventosa, il coltello raggiunse il bersaglio, e si andò a conficcare esattamente nel centro.
    Mary-Lynnette Donovan era ancora un sicario temibile. Molti dicevano che era la morte fatta persona, o meglio, che la morte mieteva le sue vittime tramite il suo corpo. La ragazza rimase a fissare per qualche secondo il coltello conficcato nel manichino, gli occhi grigi estremamente svegli e fermamente puntati sul bersaglio. Poi prese un altro coltello, e lo lanciò.
    Mary-Lynnette Donovan era la morte, e lo sarebbe stato per sempre.
     
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  2. Adam Silversea
     
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    La mia caccia non era andava particolarmente bene ed adesso avevo anche tre ospiti per la cena della mia incoronazione
    di bene in meglio quest'oggi!- pensai rendendolo conto che avevo lasciato la mia spada all'arena dei duelli.
    Chissà perché avevo l'abitudine di lasciare gli oggetti in giro anche se la mia non era solo una missione di "recupero" era anche un modo per ritardare il mio ritorno al castello e subire tutta la frenesia dei preparativi: a volte era veramente stancante essere in re, ma in fondo era strepitoso poter governare un intera Nazione.
    Arrivai nell'Arena proprio mentre una ragazza si accingeva a lanciare coltelli verso dei bersagli e per farle notare la mia presenza, come facevo sempre, presi una freccia e scoccai proprio nel punto in cui c'era il cuore del manichino; la ragazza si girò verso di me e con un sorriso beffardo le dissi
    Bonjour!
     
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  3. Mary-Lynnette Donovan
     
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    Una freccia, che aveva centrato perfettamente il bersaglio su cui la ragazza stava per tirare. E poi un beffardo Bonjour.
    Mary-Lynnette Donovan si voltò di scatto, gli occhi grigi pronti a fulminare chiunque avesse avuto l'ardire di interromperla, quando... Il re.
    La ragazza rimase impietrita, ma apparentemente non ebbe alcuna reazione. Ormai non si sorprendeva quasi più di fronte a nulla. Invece, Mary si limitò ad abbassare velocemente il capo, per poi rialzarlo subito, senza smettere di fissare gli occhi color ghiaccio del re Adam. "Salve." Disse la dominatrice, in tono piatto. "Che cosa vi porta qui?" Chiese ancora, soppesando il piccolo ma letale coltello che teneva in mano, ed esaminandolo attentamente. Per ironia della sorte, Mary-Lynnette Donovan non aveva ancora conosciuto il re della nazione dell'Acqua, ma aveva invece avuto modo di conversare con la Signora del Fuoco. Le era sembrata... Ardente. Infuocata. Nel vero senso della parola. Aveva molto sentito parlare di quella giovane donna, e doveva dire che era esattamente come gliel'avevano descritta. Mentre il Signore dell'Acqua.. Beh, sarebbe stato tutto da vedere nei prossimi minuti.
    Mary-Lynnette si voltò di nuovo verso i tanti bersagli che ancora avrebbe dovuto colpire, e lanciò l'ultimo coltello. Come gli altri, si conficcò esattamente nel centro del manichino, sferzando a metà per il lungo la freccia del re. La ragazza si voltò a guardare il giovane uomo. Il suo volto era serio, ma negli occhi grigi si leggeva una lieve risata di scherno.
    Signore e signori, vi presento Mary-Lynnette Donovan, la donna che amava giocare col fuoco.
     
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  4. Adam Silversea
     
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    La ragazza si voltò con occhi di fuoco per poi chiedermi cosa facevo li
    tante cose... Prima di tutto, perdere tempo!- era quella la risposta adeguata?? Assolutamente no!
    Andai verso uno dei manichini e da dietro estrassi una spada lucente
    era per questa... - le lanciai la spada per mostrarla e poi quando le andai vicino la studiai: occhi grigi, capelli scuri lunghi, viso freddo, interessata alle armi... Si, aveva del pepe!
    mentre voi cosa fate qui?? - le chiesi con tono basso e prendendole di mano la spada.
    Ero particolarmente geloso della mia spada, forse perché era una specie di portafortuna ma anche perché era la mia prima spada e si tramandava da generazioni
    siete una dominatrice dell'Acqua vero??- domandai tagliando la testa del manichino solo per il gusto di farlo.
    In quel momento avevo voglia di prendere a calci qualcuno in particolare ma l'etichetta mi imponeva di essere serio perciò offrii un sorriso alla ragazza e anche se superfluo mi presentai
    anche se credo mi conosciate già, sono Adam neo re della Tribù dell'Acqua- mi inchinai e le baciai la mano.
    Troppo adulatore?? No solo cortese... Sperai che almeno la ragazza non fosse come altre regine... Almeno adesso era mia ospite anche se avrei chiesto al cuoco di correggere una pietanza.... La mia mente lavorava già a piani maligni...
     
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  5. Mary-Lynnette Donovan
     
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    era per questa...

    Rispose Adam, lanciando a Mary una spada dalle splendide fattezze. La ragazza la prese al volo, e la esaminò. Era decisamente splendida, e soprattutto ben ponderata. "E' molto bella." Disse. "Ma io preferisco armi piccole e poco ingombranti." E lanciò uno sguardo di sbieco ai suoi coltelli ancora infilati nei manichini. Poi il re le si avvicinò, fissandola. I suoi splendidi occhi azzurri come ghiaccio incontrarono quelli della ragazza. Erano freddi e decisi, gli occhi di Adam. Mary-Lynnette aveva sempre pensato che dagli occhi si potesse capire molto riguardo ad una persona, e ogni volta se ne convinceva sempre di più.

    mentre voi cosa fate qui?? -

    Chiese poi egli, riprendendosi la spada. Un lieve sorriso increspò le labbra di Mary-Lynnette. "Non vi sembra chiaro?" Chiese, facendo spaziare lo sguardo sui manichini e sui coltelli.
    Poi il giovane uomo parlò ancora.

    siete una dominatrice dell'Acqua vero?? anche se credo mi conosciate già, sono Adam neo re della Tribù dell'Acqua

    Disse, e le baciò la mano. Mary-Lynnette sorrise, compiaciuta. "Si, sono una dominatrice dell'Acqua. E si, sapevo già chi eravate." Ribadì. Ma non l'aveva riconosciuta. Probabilmente, il lungo periodo nero che stava passando l'aveva cambiata completamente. Le sue guance erano più scavate del solito, molto di più, e i suoi grandi occhi grigi erano sempre contornati da pesanti occhiaie scure, che la ragazza mascherava con un bel tratto di trucco nero. Lei e Adam non si eravano mai conosciuti di persona, ma Mary era sicura che se gli avesse rivelato il suo nome una lampadina si sarebbe accesa in lui.
    "Io sono Mary-Lynnette Donovan." Disse, fissandolo negli occhi. E ora, la Dominatrice si sarebbe gustata la sua reazione. Si, perchè lei era Mary-Lynnette Donovan, niente meno che la famigerata Guerriera della Tribù dell'Acqua, temuta fuorilegge, autrice di una strage di nemici in tempo di guerra.
    La ragazza non ne andava affatto fiera, uccidere era una cosa orribile. Ma era stata acclamata eroina dal suo popolo, e perciò doveva mostrare almeno un po' di riconoscimento. Ma questa farsa non sarebbe durata ancora a lungo.
     
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4 replies since 3/11/2012, 22:21   48 views
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